Articolo scritto da Patrizia Maria Bianco.
Gli esseri umani, tutti, sono ognuno un Universo complesso e sensibile.
Molte persone si preoccupano soprattutto di come appaiono agli altri.
Molte altre vivono secondo i propri ideali e cercano di rispettarli.
Ma quasi sempre sono le situazioni più immediate che provocano grande sofferenza e causano infelicità alle persone...
Inoltre, nei momenti più difficili, risulta difficile chiedere aiuto ad amici e conoscenti perché si ha sempre la sensazione, a volte fondata, a volte infondata, di non essere capiti..
Altre volte predomina addirittura il disagio di rivelare le proprie sofferenze a qualcun altro.
Il domani appare grigio e incerto. E le persone, afflitte dal coro sempre più insistente delle voci che gridano alla crisi, si rassegnano e si rinchiudono in se stesse. Sempre di più.
Ma cosa può venirne da tutto questo? L’isolamento e la solitudine generano altro sconforto e accrescono la disperazione.
Fin dai tempi antichi, c’è sempre stata una qualche crisi. Eppure c’è sempre stato chi in quei momenti prosperava mentre altri soccombevano.
Allora, come si può superare oggi la crisi attuale?
Non credo ci sia una qualche ricetta facile e magica che possa permettere ai politici di risolvere i problemi. Gli interessi in gioco a livello mondiale sono troppo alti.
Inoltre non credo proprio che possa mai venire un qualche cambiamento dall’alto se prima non parte dal cuore delle persone.
Credo che il pericolo più grande sia rappresentato dall’apatia che vedo negli occhi di molte persone che incontro. Quando le persone sono apatiche tendono a non interessarsi di niente che vada oltre al proprio giardino. Un saggio Buddista diceva quasi 800 anni or sono che”Se ti preoccupi anche solo un po’ della tua felicità e sicurezza personale, allora devi prima di tutto preoccuparti della felicità e della sicurezza dei quattro angoli del tuo quartiere”. Qui possiamo considerare il quartiere come la famiglia, il vicinato, il proprio paese fino a estenderci al mondo intero. Nessuno può essere felice se il proprio vicino soffre ed è disperato.
Quanto tempo pensi ci voglia prima che cerchi di portarti via le cose che ti rendono così felice e benestante ai suoi occhi?
E tu non riesci a vedere in quel vicino un essere umano disperato, ma vedi soltanto qualcuno che cerca di depredare i tuoi diritti.
Ma se tu vedi nello stato attuale delle cose la causa del malessere tuo e generale, sarà molto difficile tu possa intravvedere una qualche via d’uscita dignitosa possibile.
Se invece comprendi che l’attuale stato delle cose è solo l’effetto di vecchie cause lasciate correre e mai affrontate in modo corretto per inerzia, omertà, menefreghismo superficialità e avidità generale della stragrande maggioranze delle persone, tu hai compreso un reale dato di fatto. Hai compreso che quello che deve necessariamente trasformarsi ed evolversi verso il bene è il cuore dell’essere umano. Di ogni essere umano. È questa una trasformazione che ognuno di noi può e deve operare nella propria vita partendo solo da se stesso. Se ognuno si occupa di elevare la propria coscienza, il proprio cuore, allora la coscienza e il cuore dell’umanità intera si eleveranno e la vita diventerà migliore per tutti. Tante persone lo hanno già capito e si stanno impegnando seriamente, con tutte le loro energie in questa direzione. È grazie a queste persone che la speranza esiste, che può e deve risplendere nuovamente anche nel cuore di chi l’ha persa. Come diceva Gandhi: “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere accadere nel mondo”. È adesso il momento ed è esattamente questo il posto in cui dovevi essere per cominciare a pensare, ad agire differentemente perché solo qui e adesso saresti potuto essere quello che sei e comprendere quello che non vuoi nel tuo futuro e e in quello dei tuoi figli. Perciò, per contro, adesso sai esattamente cosa vuoi e cosa fare per realizzarlo.
Forse i benefici effetti non li vedrai subito, ma se perseveri e non ti arrendi, stai pur certo che arriveranno.
Fonte : www.labussoladellavita.com/
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