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MEDIUM DA PITTURA



Medium liquidi


Il problema della consistenza e dell'aspetto finale del colore è un discorso che si può fare in generale per i colori ad olio e per i colori acrilici: l'aspetto di un colore è sempre determinato dalla sua chimica, dalla ricetta che lo compone e dal solvente che si è scelto per stemperarlo.
La sostanza che unita al pigmento forma il colore si chiama *legante* (olio per la pittura ad olio, gomma arabica per la gouache, resina acrilica per gli acrilici, etc.). Ogni pittura è quindi costituita, alla base, da un pigmento e da un legante, e può essere poi addizionata di uno o più medium...


Con il termine "medium" (che in latino vuol dire "mezzo") si indica qualunque sostanza usata per diluire i colori o modificarne l'aspetto (per es. vernici, seccativi, sostanze destinate a modificare la consistenza, etc.).
La necessità, ad un livello pittorico tecnicamente avanzato, di conferire alla materia usata e al proprio lavoro determinate caratteristiche si traduce in "formule" proprie ad ogni artista. Per questo in passato gli artisti macinavano da soli i propri colori o avevano comunque le proprie preferenze personali in fatto di materiali.
I colori ad olio sono per loro natura "grassi" e lucidi, si possono stemperare o con solventi secchi, come l'essenza di trementina, l'acqua ragia... o con solventi oleosi, come l'olio di lino, l'olio di noce, l'olio di papavero che asciugandosi solidificano come la resina.
La pittura *magra*, cioè di aspetto secco e liscio, con poca materia, richiede l'uso di solventi secchi (trementina, acquaragia) con poco olio e quasi niente vernice. La pittura *grassa* richiede poco uso di solventi secchi, e invece molto olio più o meno combinato con la vernice.
Perciò riassumendo, in linea di massima, sempre parlando di tecnica ad olio, si può lavorare:
1. Con la sola essenza di trementina o l'acquaragia per diluire i colori. Questo dà una pittura molto magra e scabra, di aspetto "matto", che ricorda un po' le pitture murali. È un tipo di pittura che ha avuto grande fortuna durante il Settecento francese (Boucher, etc.), e in effetti ricorda anche un po' il pastello e il suo aspetto "sfarinato".
2. Con una miscela di 2/3 di olio e 1/3 di essenza di trementina (si possono aggiungere vari tipi di siccativi in diverse proporzioni). Questa è una formula "standard" che permette una buona scorrevolezza del pennello durante il lavoro e accelera l'essiccazione. La pittura di paesaggio all'aperto, ad es., è quasi sempre condotta con l'uso di medium simili.
3. Con una miscela di olio e vernice (2/3 e 1/3 o metà e metà). Questo dà una pittura più "sontuosa", nella quale si prevedono diversi strati sovrapposti e dove è molto importante la qualità della trasparenza e la solidità dello strato pittorico. Es. panneggi, dipinti "sontuosi", nature morte, ritratti, etc
La vernice aumenta la trasparenza e, per così dire, la rifrazione interna degli strati di colore. Inoltre conferisce maggiore solidità.
Se si alternano i due tipi di pittura, una regola d'oro è dipingere sempre grasso su magro, perchè gli strati grassi sono più lenti ad asciugare di quelli magri, e muovendosi ed assestandosi potrebbero far spaccare (e poi cadere) quelli soprastanti. Ad esempio possiamo fare le prime basi col solo colore diluito con trementina, o acquaragia, poi una volta secco posso mettere le basi più corpose e quindi terminare con colori diluiti con una miscela di olio e vernice.
I colori acrilici sono per natura "magri" e si possono stemperare con l'acqua. Per questo motivo hanno normalmente un aspetto opaco e liscio. Come i colori ad olio, anche i colori acrilici possono essere cambiati di aspetto e consistenza, diluiti mediante i loro Medium.


Alcuni Medium in commercio e ricette varie...


Per quanto riguarda gli acrilici esistono degli additivi, che permettono di modificare l'aspetto finale del lavoro... Uno dei problemi dei colori acrilici è la rapidità di essiccazione, che, se da un lato è molto comoda quando state preparando basi, può essere uno svantaggio quando dipingete, perchè il colore asciugandosi rapidamente non vi dá molto tempo per sfumarlo. Per questo motivo si usano dei medium che ritardano l'essiccazione. Inoltre anche l'aspetto opaco del colore acrilico può essere corretto mediante un opportuno medium che aumenta la lucidità del colore. La Lefranc produce una gamma sterminata di questo tipo di prodotti, in genere si tratta di un gel che si mescola ai colori durante l'uso.
Per quanto riguarda invece gli oli abbiamo il Seccativo Flamand liquido della Lefranc, che può essere più o meno diluito con olio (per la pittura grassa) o con trementina (per quella magra). È buono anche usato puro, soprattutto nei dettagli. Ha una leggera colorazione ambrata che dá un effetto di patina a tutta la pittura.
In alternativa si può usare una miscela di olio e vernice per velare (es. la Vernice Mastice mescolata con l'olio in proporzione di 1/3 di olio e 2/3 di vernice).
Esiste un altro tipo di vernice, meno costosa della mastice, che si chiama Vernice Dammar che è ugualmente buona per i lavori ordinari, e che può essere miscelata con l'olio, come la mastice.
Infine, nei colorifici trovate anche la Vernice da ritocco, che serve ad evitare i "prosciughi", che sono quelle zone aride che si creano a volte nella pittura, dovute ad inegualità nella proporzione di legante o a disomogeneità di assorbimento della preparazione. Inoltre favorisce la coesione tra i vari strati di pittura quando si usa una tecnica a molti strati sovrapposti, perchè si possono inumidire certe zone e i passaggi più delicati si possono eseguire "per via umida", ovvero lavorando sulla superficie leggermente inumidita con la vernice da ritocco.
Una buona vernice da ritocco si può fabbricare anche da soli aumentando le dosi di trementina, ad esempio 2/3 di trementina e 1/3 di vernice. Attenzione ad usarla solo su pitture ben secche, altrimenti la trementina rischia di sciogliere il lavoro già compiuto!!
In commercio trovate la trementina di Venezia (resina di Larice) o la trementina di Strasburgo (altra resina di origine vegetale): queste sostanze sono ottime, in combinazione con qualche goccia di essiccante, sia come medium, cioè mescolandovi i colori nel corso del lavoro, sia come vernici finali. La Schmincke, casa produttrice dei colori ad olio "Mussini", produce diversi ottimi medium per la pittura, tra i quali anche la trementina di Venezia, venduta in vasetto.


Medium a pasta (nulla di commestibile ;-)


I Medium a Pasta hanno una consistenza dapprima semiliquida, ma che poi va diventando vischiosa nel corso del lavoro, permettendo effetti particolari.
Si utilizzano per realizzare certi effetti di materia nei dipinti del Seicento, nei fiamminghi ad es., le piccole croste di bianco, le filature, i colpi di luce etc.
Sono tutti esempi di uso di medium a pasta o di un colore "vischioso".
Oltre a ciò si adattano anche a dei tipi particolari di pittura, molto "ricca", pastosa e naturalistica, che rinforza col senso tattile della materia la resa degli oggetti. Questo tipo di pittura pare si debba ai fiamminghi, ma attraverso i contatti delle Fiandre con la Spagna e i viceregni spagnoli in Italia si è poi diffusa in tutta la penisola.
Anticamente per ottenere questi effetti si mescolava il colore con olio cotto in presenza di ossidi, al quale si aggiungevano resine come la Trementina di Venezia, ancora reperibile in commercio e che altro non è che la resina del larice.
Oggi possiamo utilizzare gli smalti e le pitture gliceroftaliche in barattolo (smalti a base di resine alchidiche) che si trovano in commercio, con la differenza che queste cominciano a rapprendersi molto più rapidamente dei medium a pasta e quindi occorre essere rapidi nell'operare. Inoltre con gli smalti dopo un po' - ritornando troppo sul già dipinto - si creano dei "buchi" che è difficile colmare, e che obbligano poi a ritoccare a secco, cosa molto noiosa. Meglio usare solo il bianco nelle luci o mescolare gli smalti coi colori ad olio.
Questi colori sono molto grassi, la superficie sottostante può essere anche magra ma è meglio sia ad olio per favorire l'adesione, e che sia ben secca.


Fonte :  www.artekjara.it

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